Cronaca

DONNA UCCISA IN MARE, INDAGATO AVVOCATO

Arriva la prima svolta nel caso dell’incidente avvenuto nei giorni scorsi tra un natante e un piccolo kayak. Ad essere indagato è un avvocato ritenuto il proprietario del panfilo. Stando alle recenti ricostruzioni l’uomo, dopo la collisione, ha aiutato il giovane finito in mare, ma soltanto dopo aver udito le urla del ragazzo. Il penalista in seguito all’impatto si sarebbe prima allontanato per poi ritornare sul luogo dello scontro. Ciò ha fatto sì che venisse sospettato di omissione di soccorso e omicidio colposo. L’incidente è stato fatale per una 30enne che era a bordo della canoa insieme all’amico. Per questa ragione gli interrogativi da parte degli inquirenti sono volti a comprendere se il legale partenopeo non si sia accorto di aver ucciso la donna e se quest’ultima sia deceduta sul colpo oppure no. L’autopsia chiarirà inoltre nei prossimi giorni se un tempestivo soccorso avrebbe potuto salvarle la vita. I due avevano noleggiato il mezzo a Riva Fiorita, un luogo dal quale frequentemente partono canoe e kayak per godere della tranquillità e del paesaggio del golfo di Napoli. Ancora in corso le perizie tecniche che consentiranno di far luce sull’accaduto.

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