I video delle violenze commesse dagli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020 risulterebbero “incompleti”. Questo è quanto affermato dagli avvocati difensori, che hanno evidenziato davanti alla corte l’assenza di alcune parti dei filmati, “tagliati dall’organo inquirente”. Per questa ragione, è stato richiesto l’annullamento del decreto che ha disposto il processo, sostenendo che diverse irregolarità hanno compromesso il diritto di difesa. Si dovrà inoltre valutare la costituzionalità delle norme del codice di procedura penale, che potrebbe portare anche alla rivalutazione del rinvio a giudizio per gli imputati, rendendo inutili i video acquisiti dalla procura e le deposizioni dei testimoni. Si attende la pronuncia della Corte. La questione della legittimità costituzionale era già stata sollevata durante l’udienza del novembre 2022, ma era stata respinta sia dal giudice Pasquale D’Angelo che dal collegio di Corte d’Assise per mancanza di prove.
Iscriviti alla nostra mailing list per ricevere i nuovi aggiornamenti!
Articoli correlati
Controlla anche
Close
-
Ercolano, due sezioni della Procura indagano sull’esplosione21 Novembre 2024