
Una vincita che doveva essere il coronamento di un sogno si sta trasformando in un dramma legale senza precedenti. Protagonisti di questa vicenda sono un impiegato 51enne di Caserta e sua moglie, un’insegnante di pilates 47enne di Rovigo, che, nonostante fossero già in fase di separazione, si trovano ora a fronteggiarsi per il jackpot da 88.232.801,88 euro vinto con una giocata da soli tre euro al Superenalotto.
Il biglietto vincente, acquistato casualmente durante una trasferta a Roma, è stato scoperto dalla moglie grazie a messaggi che il marito aveva inviato alla sorella, rivelando la vincita. La donna, tramite i suoi legali, sostiene che, poiché il matrimonio era ancora in vigore al momento dell’estrazione e in regime di comunione dei beni, la somma dovrebbe essere considerata patrimonio comune. Per questo motivo, chiede o un mantenimento mensile di 5.000 euro o una liquidazione una tantum di 44 milioni di euro.
Dall’altra parte, l’avvocato del vincitore contesta fermamente questa richiesta, affermando che la separazione era già stata concordata verbalmente sei mesi prima dell’estrazione. La coppia, che viveva una relazione già in crisi, si trovava nel mezzo di un conflitto acuito da un tradimento dell’uomo, scoperto tramite un investigatore privato.
La controversia è destinata a proseguire, con la somma ancora da incassare e con la data del 19 giugno 2025, quando l’importo verrà accreditato, che potrebbe segnare una svolta non solo per il fortunato vincitore, ma anche per la sua difficile situazione matrimoniale.