Una tragedia ha sconvolto la scorsa notte il quartiere di Scampia, a Napoli. È di 2 morti e 13 feriti, di cui 7 bambini, il bilancio del crollo avvenuto all’interno della Vela Celeste. Erano circa le 23 quando un forte boato ha allarmato tutta la circoscrizione. Il ballatoio del terzo piano dell’edificio è collassato, provocando un drammatico effetto domino. Le macerie sono franate sui pianerottoli sottostanti causando il decesso di un uomo di 29 anni e di una donna di 35. Molto grave una 25enne ricoverata presso l’ospedale Cardarelli, mentre invece sarebbero ferite ma non in pericolo di vita altre tre donne rimaste. Tutti trasferiti al Santobono in codice rosso i 7 bambini per fratture multiple e possibili commozioni cerebrali. *Due dei sette piccole pazienti sono in gravissime condizioni e attualmente in prognosi riservata* . Le persone appartenevano tutte allo stesso nucleo familiare e, visto il caldo torrido, si trovavano all’esterno delle loro abitazioni. Tanta la paura fra la gente che si è subito riversata in strada. Sul posto sono immediatamente giunti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che hanno avviato le indagini. Disposta l’evacuazione per circa 800 persone. La Vela Celeste è una delle poche ancora non abbattuta e da tempo era oggetto di discussioni in merito ad un piano di riqualificazione per il quale il Comune ha approvato lo stanziamento di nuove risorse economiche. La vicenda ha scosso anche le principali figure istituzionali. Messaggi di vicinanza sono infatti giunti dalla presidente del parlamento europeo Roberta Metsola, dalla premier Meloni e dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Nella notte invece è stato convocato un vertice d’urgenza dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che ha evidenziato come siano state “attivate tutte le procedure di verifica tecnica dell’immobile”. E intanto è tangibile lo sdegno e la rabbia da parte dei residenti che accusano lo Stato di mobilitarsi per Scampia solo in occasione di eventi drammatici.
