Sei anni di carcere per chi ha sparato e sei anni anche per il complice. Dopo la condanna di primo grado inflitta nei mesi scorsi all’autore materiale del colpo, minorenne al momento del fatto, ora arriva la sentenza anche per il suo complice. Il tribunale ha stabilito per lui una pena di sei anni e quattro mesi, riducendo significativamente i 12 anni richiesti dall’accusa.
L’agguato a Fabio Varrella
L’ingegnere napoletano Fabio Varrella si trovava presso un distributore di carburante in via Marina a Napoli quando fu preso di mira dai due rapinatori, intenzionati a sottrargli lo scooter. Alla sua resistenza, i malviventi risposero con la violenza: uno di loro gli sparò un colpo di pistola alla gamba prima di fuggire.
L’indignazione per la sentenza
La decisione del tribunale ha sollevato polemiche. Tra le voci critiche c’è quella del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato duramente la sentenza:
“Pene ridicole che premiano i carnefici ed umiliano e mortificano le vittime. Il territorio è sotto l’assedio di questi giovani criminali che se ne vanno in giro a seminare terrore, a rapinare, a sparare rischiando di ammazzare e li si tratta quasi come se fossero dei monelli che hanno combinato una marachella. Sei anni di reclusione che neanche si faranno tutti. Sia ben chiaro che così non si sta creando un deterrente ma si sta, bensì, incentivando la vita criminale”.
