La polizia di Stato ha eseguito una vasta operazione all’interno delle case circondariali di Salerno, Napoli, Roma e Avellino. A seguito delle indagini gli agenti hanno arrestato circa 30 persone nei confronti delle quali sono stati contestati i reati di associazione a delinquere, porto e detenzione di armi abusivo, estorsione e spaccio. Infatti, all’interno dei penitenziari, era frequente assistere perfino alla vendita illecita delle sostanze stupefacenti. Inoltre i detenuti spesso riuscivano ad entrare in possesso anche di alcuni dispositivi cellulari con cui poter comunicare e gestire i propri clan. Per questa ragione è scattata la custodia cautelare ordinata dal Gip. Disposto il divieto di dimora per 17 degli accusati, mentre invece altri 13 sono attualmente in carcere. Tra essi anche alcuni agenti penitenziari che si sarebbero resi complici e vengono ora imputati di corruzione. I blitz fanno parte del costante monitoraggio da parte delle procure e delle forze dell’ordine finalizzato a garantire il rispetto delle normative vigenti all’interno dei penitenziari italiani.
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