
Nel quartiere popolare noto come il “Bronx” di Secondigliano, a Napoli, non si ferma l’escalation di violenza tra due famiglie rivali. La faida, iniziata circa due mesi fa, si è intensificata con episodi di minacce, pestaggi, aggressioni e danneggiamenti, diventando virale grazie a una serie di video pubblicati dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha raccolto le segnalazioni dirette dei residenti.
In uno degli ultimi episodi, un’automobile è stata distrutta in diretta. Altri video documentano nuove minacce, anche notturne, e un clima di terrore denunciato da una delle famiglie coinvolte, che parla di aggressioni avvenute nonostante la presenza delle forze dell’ordine. “Siamo prigionieri in casa, non possiamo nemmeno uscire a fare la spesa”, si legge in uno dei messaggi inviati a Borrelli.
Al centro dello scontro, secondo alcune fonti, ci sarebbero interessi legati allo spaccio di droga. Una delle famiglie coinvolte è tristemente nota per il caso del 48enne arrestato per maltrattamenti al figlio minorenne, colpevole – secondo il padre – di essere omosessuale.
Il deputato Borrelli ha commentato duramente la vicenda:
“Stiamo assistendo a un’escalation di violenza che richiede una risposta forte da parte dello Stato, prima che ci scappi il morto. È inaccettabile che questi criminali agiscano impunemente, sfidando apertamente le istituzioni. Non smetterò di denunciare finché non sarà riportata la normalità in quel rione”.
La situazione è sotto osservazione, ma la tensione resta altissima: i residenti chiedono interventi concreti e immediati per riportare sicurezza e legalità in una zona sempre più abbandonata a se stessa.