Cronaca

Sanità, tra abbandono e aggressioni

Le aggressioni a medici e infermieri aumentano. Con i tagli alla sanità e il mancato rinnovamento negli ospedali le condizioni peggiorano.

Continua la violenza negli ospedali, i motivi delle aggressioni sono differenti: le disposizioni esistenti che impediscono o limitano le visite ai propri familiari, i lunghi tempi di attesa, il sovraffollamento e le mancanze di cure necessarie.
In Italia, secondo l’OMS, gli attacchi ai sanitari sono circa 1.600 l’anno.

Uno degli ultimi casi è avvenuto nell’ospedale Moscati di Avellino dove un uomo si è presentato all’ingresso del reparto in tarda serata cercando di forzare la porta per andare a trovare il padre. I medici e gli infermieri gli hanno negato l’accesso per l’orario e l’uomo ha estratto una pistola tentando di arrivare in corsia.
Lo sconosciuto è fuggito ed è stato denunciato dagli operatori della struttura; nessuno comunque, per fortuna, è rimasto ferito.

Diverso invece è l’episodio dell’ospedale Cotugno di Napoli dove un infermiere e un socio-santario sono stati colpiti da un membro della famiglia di uno dei pazienti deceduti con un calcio e uno schiaffo.
Tuttavia le condizioni degli operatori sanitari sono buone e hanno continuato a lavorare; a denunciare l’episodio è “Nessuno Tocchi Ippocrate”, ma non si conoscono le ragioni dell’aggressione.

Come se la situazione non sia abbastanza difficile, la novità degli ultimi giorni è che gli ospedali italiani dovranno aspettare fino al 2026 per le nuove tecnologie diagnostiche come Tac e risonanze magnetiche di ultima generazione; a tutto ciò si aggiunge che i tagli alla sanità dal 2010 al 2020 ammontano a trentasette miliardi di euro, peggiorando sempre più le condizioni sanitarie.

Articoli correlati

Back to top button
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Detected!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando estensioni per bloccare gli annunci. Ti preghiamo di supportarci disattivando questi ads blocker.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO