Alla 34esima giornata di Serie A arriva il secondo verdetto del campionato: dopo la vittoria dello scudetto da parte dell’Inter, è aritmetica anche la retrocessione della Salernitana. I granata tornano in Serie B dopo tre stagioni in massima serie; decisiva la sconfitta dell’anticipo di venerdì contro il Frosinone per 3-0 al Benito Stirpe, che ha definitivamente condannato la squadra di Colantuono.
Un epilogo ormai scritto da diversi mesi, determinato non solo dai risultati di campo ma anche dalle turbolente vicende societarie che hanno coinvolto vari dirigenti, tra cui il ds Walter Sabatini. Quest’anno la Salarnitana ha cambiato ben 4 allenatori in un solo campionato: è partita con Paulo Sousa, esonerato ad ottobre, e ha proseguito con Pippo Inzaghi fino a febbraio. Dopo la breve parentesi con Fabio Liverani (appena a 1 punto in 5 partite), il club di Iervolino ha virato infine su Stefano Colantuono, quando i giochi però erano già compromessi.
Come se non bastasse c’è stato il caso Boulaye Dia, decisivo per la salvezza dei campani con le sue 16 reti l’anno scorso, che di fatto ha portato la squadra a fare a meno del suo trascinatore. L’unica luce nel buio è stata Antonio Candreva (6 gol e 7 assist per lui), ma da solo era alquanto impossibile riuscire nell’impresa per l’ex Lazio.