
Quarto segna un punto di svolta nella sua storia con l’inizio dei lavori per la riqualificazione dell’ex cementificio confiscato al clan Nuvoletta nel 1992. Dopo oltre tre decenni, l’area si prepara a rinascere grazie a un progetto ambizioso finanziato con 5 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR. Il sindaco Antonio Sabino ha definito la giornata di oggi come “storica per la comunità”, sottolineando l’importanza del recupero dei beni confiscati alla camorra e della loro restituzione ai cittadini.
Un Nuovo Spazio per la Comunità
Il cementificio, ora di proprietà del Comune di Quarto, sarà trasformato in un moderno centro polifunzionale che comprenderà una cavea teatrale e musicale, oltre a un’area verde e uno spazio dedicato allo sport e al relax, per un totale di 13mila metri quadrati. I lavori dovrebbero concludersi entro dicembre 2025, segnando un ulteriore passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e nella valorizzazione del territorio.
Legalità e Impegno Contro il Racket
La giornata è stata anche l’occasione per la firma del “Protocollo di legalità” per la costituzione di parte civile del Comune di Quarto nei processi contro il racket e l’usura. Il documento è stato sottoscritto nella sede comunale alla presenza del sindaco Sabino e del vicepresidente dell’APS Sos Impresa Rete per la Legalità.
“Abbiamo voluto celebrare questa data alla vigilia del 21 marzo, Giornata per la Legalità e in ricordo delle vittime innocenti di camorra. Questo è il nostro modo per dimostrare che la lotta contro la criminalità organizzata non si ferma e che i beni confiscati devono tornare ai cittadini”, ha dichiarato il sindaco.
Il Sostegno alle Vittime di Usura e Racket
L’iniziativa ha ricevuto il plauso dell’avvocato Motta di Sos Impresa, che ha ribadito l’impegno dell’associazione nel supportare le vittime di usura e racket. “Ringraziamo il Comune di Quarto e il sindaco Antonio Sabino per la sensibilità dimostrata e per il grande lavoro che sta portando avanti sul fronte della legalità. È fondamentale sostenere chi ha il coraggio di denunciare e assicurare che nessuno venga lasciato solo”, ha affermato l’avvocato.
L’avvio del cantiere e la firma del protocollo rappresentano due tasselli fondamentali in un percorso di legalità e rinascita per Quarto, una comunità che continua a lottare per il proprio futuro con determinazione e speranza.