Pozzuoli – È prevista per domani, 6 febbraio, una manifestazione di protesta da parte dei residenti di Monterusciello, che si raduneranno davanti al Comune di Pozzuoli in occasione del Consiglio Comunale delle ore 12:00. Il motivo della mobilitazione è l’aumento dei pigioni delle case popolari nel quartiere, che, secondo quanto riferitoci, da 40 euro al mese saliranno a 200 euro, una decisione che ha sollevato un’ondata di malcontento tra i cittadini.
Il comitato popolare di Monterusciello, formato per opporsi a questa decisione, ha organizzato un presidio che avrà luogo in via Tito Livio, sede del Comune, proprio mentre si svolgerà il Consiglio Comunale. I residenti chiedono il ritiro immediato dell’aumento, ritenuto ingiustificato, soprattutto alla luce delle condizioni inaccettabili delle abitazioni. Le case sono in uno stato fatiscente, con problemi di umidità, impianti elettrici non funzionanti e pavimenti deteriorati. Inoltre, molte strutture non sono state mai ristrutturate seriamente, nonostante le promesse fatte dalle autorità.
Questa protesta si inserisce in un contesto di crescente frustrazione per le condizioni di vita nel quartiere di Monterusciello, che è stato costruito dopo il bradisismo del 1983, ma che non ha mai ricevuto gli interventi di riqualificazione necessari. I residenti denunciano il fatto che l’insediamento sia diventato un “quartiere dormitorio“, privo delle infrastrutture sociali necessarie per una vera integrazione urbana. Invece di migliorare la qualità della vita dei cittadini, le autorità sembrano aver privilegiato gli interessi economici, svendendo beni pubblici come il centro commerciale di Monterusciello, un’enorme struttura lasciata a deteriorarsi e poi ceduta a privati.
“L’aumento dei pigioni è l’ennesima beffa per i cittadini di Monterusciello, che vivono in case che non possono nemmeno essere chiamate abitazioni dignitose. Lavoriamo da anni per ottenere interventi di ristrutturazione, ma finora non è cambiato nulla. Ora siamo costretti a subire anche l’aumento delle tariffe. Non lo accettiamo“, affermano i rappresentanti del comitato.
Le voci di protesta sono sempre più forti e, in caso di mancata risposta da parte delle istituzioni, sono previste azioni di protesta ancora più incisive. La mobilitazione continua, con i residenti che chiedono soluzioni concrete per il miglioramento delle loro case e una gestione più responsabile e giusta degli alloggi popolari.