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Pozzuoli, emergenza porto: autotrasportatori in agitazione per le difficoltà di imbarco

L'innalzamento delle banchine causato dal bradisismo sta mettendo a rischio i collegamenti marittimi con Ischia e Procida

La situazione critica del porto di Pozzuoli, sempre più impraticabile per il traffico marittimo, ha sollevato una forte preoccupazione tra gli autotrasportatori locali. Giovanni Lombardi, decano dei trasportatori isolani, ha lanciato l’allarme già da tempo, segnalando le difficoltà crescenti per le navi traghetto che collegano Pozzuoli alle isole di Ischia e Procida. L’innalzamento delle banchine, causato dal bradisismo, sta rendendo sempre più complessa l’operazione di carico e scarico dei mezzi pesanti.

Dopo mesi di incertezze e senza soluzioni concrete, l’associazione New Atec, che rappresenta gli autotrasportatori del Golfo di Napoli, ha inviato una diffida alle autorità competenti, tra cui la Regione Campania, la Prefettura di Napoli e l’Ufficio Circondariale Marittimo. La preoccupazione è che se il fenomeno del bradisismo dovesse continuare, potrebbero verificarsi limitazioni gravi, con il rischio di fermare completamente i collegamenti marittimi tra Pozzuoli e le isole, con conseguenze disastrose per l’economia locale e il trasporto delle merci.

Ogni anno, il porto di Pozzuoli gestisce circa un milione di passeggeri e 300.000 veicoli, numeri che difficilmente potrebbero essere assorbiti dal porto di Napoli. Sebbene la Regione Campania abbia previsto l’installazione di pontili galleggianti come soluzione temporanea, il progetto è ancora in fase progettuale e non sono stati presi provvedimenti concreti.

Gli autotrasportatori, inoltre, hanno proclamato lo stato di agitazione e minacciano di fermare le operazioni di carico e scarico se non verranno adottate misure urgenti. Tra le proposte avanzate, vi è quella di utilizzare il porto di Napoli come alternativa, sebbene questa soluzione non risulti praticabile a causa dei lunghi tempi di traversata e delle limitazioni orarie. È richiesta anche un’estensione delle corse invernali della compagnia Medmar, per evitare disagi durante i mesi più freddi.

La New Atec ha sollecitato la convocazione di un tavolo tecnico con tutte le istituzioni coinvolte per trovare una soluzione condivisa e urgente, prima che la situazione degeneri in una vera e propria emergenza sociale ed economica.

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