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Porto di Napoli, Annunziata: “Lavoro intenso, bilancio cresce”

Il presidente dell'Autorità portuale del Tirreno Centrale è intervenuto all'iniziativa "I Porti di domani"

“Siamo alla fine del 2024 e pensiamo ai bilanci del porto di Napoli che sta lavorando intensamente e contemporaneamente vede investimenti di quasi un miliardo di euro per la modernizzazione dei nostri scali”. Lo ha detto Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità portuale del Tirreno Centrale, a margine dell’iniziativa “I Porti di domani” in corso a Napoli. Annunziata parla dei “programmi sulla tutela dell’ambiente e della sicurezza, gli investimenti sono importanti su questi due obiettivi. Ci stiamo riuscendo, con l’impegno di quasi un miliardo di euro per la modernizzazione dei nostri scali e del porto di Napoli. Stiamo rispettando tutte le scadenze e dall’Europa e dal Governo nazionale c’è grande fiducia, continuiamo a crescere ancora di più rispetto già ai record dell’anno passato. Quest’anno recuperiamo tutti gli anni della pandemia, arrivando a quasi 10 milioni di passeggeri su cui siamo secondi al mondo come portualità in questo settore.
Cresciamo anche con le merci, con i container, in un settore che dà migliaia di posti di lavoro ma allo stesso tempo non si può permettere di inquinare”.
“Qui non si tratta di scendere sotto la soglia minima, voglio arrivare a zero inquinamento: perciò il programma delle banchine e gli altri provvedimenti della sostenibilità vanno rispettati nonostante esista ancora qualche sacca di burocrazia senza la quale potremmo volare e dare tanti posti di lavoro in più. Oggi rispetto a qualche tempo fa è però tutto più in ordine, funziona il collegamento istituzionale, tra Regione, Comune, Governo, Europa, c’è perfetta sintonia e quindi il lavoro che è enorme viene svolto in maniera molto più veloce e con grande soddisfazione da parte nostra”.
Annunziata parla infine della nuova Zes nazionale e non più territoriale: “Non c’è luogo nel mondo dove le Zes non abbiano prodotto ricchezza, per cui c’è grande aspettativa perché gli imprenditori spesso desiderano la velocità dell’investimento, non tanto aiuti, ma la semplificazione degli atti e con questo strumento siamo pronti. I porti avranno sempre più successo se ci sono queste semplificazioni. La nazionalizzazione delle Zes credo che possa essere un beneficio perché non solo su alcune zone territoriali ma deve funzionare bene”.

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