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Pompei al centro del Piano Nazionale Cultura: 23 milioni di euro per la tutela e la valorizzazione

Investimenti strategici per la conservazione e l'ampliamento dell'offerta culturale

Il Piano Nazionale Cultura dedica un’attenzione particolare a Pompei, prevedendo significativi investimenti per la tutela e valorizzazione del sito archeologico. Il Ministero della Cultura ha recentemente pubblicato le graduatorie delle due principali linee di azione: la Linea 2.1.1, finalizzata all’efficientamento energetico e alla riduzione dei rischi legati a eventi naturali catastrofici, e la Linea 2.4.1, che si concentra sulla prevenzione e la messa in sicurezza dal rischio sismico dei luoghi della cultura. In totale, il Parco Archeologico di Pompei ha ricevuto un importante finanziamento di 23 milioni di euro, destinato a diversi interventi strategici.

Dopo un’attenta valutazione delle proposte presentate dal Parco, sono stati ammessi direttamente a finanziamento diversi progetti. Tra questi, nella Linea 2.1.1, sono previsti investimenti per la costruzione di nuovi depositi, uffici e un magazzino archeologico presso Porta Nola a Pompei Scavi (circa 8,4 milioni di euro), il miglioramento energetico del Laboratorio di Scienze applicate Ciarallo (1,7 milioni di euro) e la riqualificazione energetica della Galleria Ferdinando Fuga, comprendente anche il restauro e l’adeguamento del sito archeologico di Oplontis a Torre Annunziata (circa 6 milioni di euro).

Nella Linea 2.4.1, invece, sono previsti lavori di miglioramento sismico per il sito di Oplontis e per l’edificio ex-Falegnameria e altre strutture annesse (circa 7 milioni di euro). In totale, questi interventi contribuiranno a un ambizioso programma di ampliamento dell’offerta di fruizione, non solo a Pompei, ma anche nel sito di Oplontis, aumentando le capacità di conservazione e valorizzazione del patrimonio tutelato anche dall’UNESCO.

Questo nuovo finanziamento di 23 milioni di euro si aggiunge agli oltre 90 milioni ottenuti dal Parco negli ultimi anni da diverse fonti nazionali e internazionali. “L’importo che oggi riceviamo è paragonabile ai fondi gestiti durante il Grande Progetto Pompei, avviato nel 2012. Oggi, però, grazie a un team eccezionale e al supporto continuo del Ministero della Cultura, siamo in grado di gestire progetti di tale portata in regime ordinario,” ha commentato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. “Il nostro obiettivo è di garantire la stessa dignità e cura a tutti i siti del territorio, in un’ottica di sviluppo culturale integrato, estendendo l’attenzione anche al Polverificio borbonico di Scafati, per il quale già lavoriamo insieme alle amministrazioni locali e ad altri soggetti privati.”

la Linea di Azione 2.1.1, dedicata all’efficientamento energetico e alla riduzione dei rischi derivanti da eventi naturali catastrofici, per la quale sono stati previsti 46 milioni di euro, e la Linea di Azione 2.4.1, che mira a realizzare interventi di prevenzione e messa in sicurezza dal rischio sismico nei luoghi della cultura, con un finanziamento complessivo di 62 milioni di euro. Questi fondi non solo sono destinati a garantire una maggiore protezione di Pompei e di altri luoghi culturali, ma anche a promuovere la sostenibilità e la conservazione a lungo termine, affrontando sfide ambientali e sismiche cruciali per la sicurezza del patrimonio nazionale.

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