Cronaca

Omicidio di Pasquale D’Anna: Coprifuoco a Pianura e alta tensione

Nel quartiere limitrofo a Fuorigrotta il clima è piuttosto teso

Coprifuoco nei quartieri popolari di Pianura dopo l’omicidio di Pasquale D’Anna, avvenuto in piazza Tecchio. Gli investigatori hanno ottenuto una prima conferma: il movente del delitto sarebbe legato agli eventi recenti a Pianura, dove la tensione è alta. D’Anna, 34 anni, era stato nel mirino di alcuni gruppi criminali della zona e sembrerebbe che fosse seguito fino a piazzale Tecchio domenica. Secondo le forze dell’ordine, l’agguato era stato pianificato e preparato nei dettagli, con l’arrivo di una ‘soffiata’ da Fuorigrotta che ha dato la via libera ai killer. Sebbene il 34enne non avvertisse una minaccia imminente, non sarebbe stato facile per lui spostarsi di notte, anche se non era da solo.

Oggi, la tensione a Pianura è palpabile, tanto che gli inquirenti hanno intensificato i controlli nella zona. Pasquale D’Anna, pur non essendo legato a clan, aveva conoscenze nei gruppi rivali Esposito-Marsicano-Calone, coinvolti in una faida con i Carillo-Perfetto, un aspetto che gli investigatori stanno valutando. I carabinieri, intervenuti all’alba di domenica, hanno trovato una traccia di bossoli in piazzale Tecchio, accanto a due auto parcheggiate: una Fiat 500L e una Fiat Panda. I killer in moto hanno colpito esclusivamente il finestrino lato guida, dove si trovava D’Anna, che stava parlando con altre persone nell’auto accanto. Le due auto erano fermate in doppia fila, come se si fossero fermate per uno scambio di parole veloce. A bordo con D’Anna c’era Massimo Aragiusto, 40 anni, che è rimasto ferito a un braccio ma non è in gravi condizioni. Gli investigatori confermano che è stato colpito solo perché si trovava nell’auto con l’obiettivo dell’agguato.

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