Nel cuore del rione Sanità, a Napoli, a pochi passi dall’Osservatorio Astronomico e dal Bosco di Capodimonte, i carabinieri della compagnia Stella hanno fatto una scoperta sorprendente durante un’operazione di controllo. Attirati da un portoncino in ferro socchiuso in vico II Severo a Capodimonte, i militari hanno deciso di approfondire, spingendo quella porta arrugginita ricoperta di vecchi manifesti e scritte.
All’interno si sono trovati di fronte a una grotta sotterranea, un ambiente dal potenziale storico inestimabile che, invece di essere valorizzato, era stato trasformato in una discarica e in un deposito di mezzi rubati. Tra carcasse di motoveicoli, pezzi di ricambio sparsi ovunque e cumuli di rifiuti, i carabinieri hanno individuato anche due moto di grossa cilindrata dal valore complessivo di circa 50mila euro, risultate rubate e successivamente restituite ai legittimi proprietari. L’area è stata immediatamente sequestrata.
L’operazione rientrava in un servizio di controllo a largo raggio nel quartiere Stella, durante il quale i carabinieri hanno identificato 60 persone – di cui 30 già note alle forze dell’ordine – e controllato 20 veicoli. Il bilancio complessivo parla di 2 auto e 10 scooter sequestrati, con 27 sanzioni per violazioni al codice della strada per un totale di 43mila euro.
Un intervento che da un lato ha permesso di restituire ai cittadini un pezzo di Napoli sotterranea, dall’altro ha messo in luce l’ennesimo utilizzo illecito di un luogo che, per storia e valore culturale, meriterebbe ben altro destino.
