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Napoli, la corsa Scudetto non è finita: la squadra deve lottare fino alla fine

Nonostante il rallentamento nelle ultime settimane, il Napoli ha il dovere di crederci. Le sfide decisive contro Milan e Bologna sono alle porte.

Il Napoli dovrà combattere fino all’ultimo, come hanno chiesto i suoi tifosi in Laguna e come pretende il suo allenatore. Nonostante il rallentamento nelle ultime partite, il dovere di crederci ancora è più forte che mai. La vittoria dell’Inter a Bergamo ha permesso a Inzaghi di allungare a +3, ma il campionato è ancora lungo e nulla è deciso. Per rientrare nella corsa, però, il Napoli deve cambiare marcia: nelle ultime sette partite ha raccolto solo otto punti, una media insufficiente per ambire ai vertici.

Un problema evidente è la mancanza di gol. I numeri parlano chiaro: 20 e 18 reti in meno rispetto alle due principali rivali scudetto sono un peso enorme. E non è solo una questione difensiva, dove il Napoli ha numeri leggermente migliori rispetto all’Inter e all’Atalanta. La storia della Serie A spesso premia chi ha la miglior difesa, ma quest’anno il primato potrebbe non bastare. Il rammarico cresce pensando alla partita contro il Venezia: sei tiri nello specchio senza segnare, un’impresa che non accadeva dal Milan contro il Lecce. Il Napoli crea gioco, anche tanto, come ha fatto ieri a Venezia con Raspadori, Lukaku e McTominay, ma la capacità di concretizzare le occasioni continua a mancare.

La cessione di Kvara e l’infortunio di Neres, due giocatori chiave nel gioco offensivo, hanno aggravato la situazione, portando a una difficoltà enorme nel concretizzare la superiorità territoriale. Nelle prossime nove partite, il ritorno di Neres potrebbe essere determinante per risollevare la squadra.

Il Napoli si prepara ora a due sfide cruciali: il Milan, che punta a rimontare per la Champions, e il Bologna, che ha appena sorpassato la Lazio e si è ripreso il quarto posto. La sosta offrirà a Conte l’opportunità di ricaricare la squadra e recuperare gli infortunati, mettendo fine al periodo di emergenza. Con una rosa più completa, si potranno fare scelte tattiche più precise, anche se il modulo potrebbe variare. La soluzione a due punte ha mostrato buoni segnali, grazie all’intesa tra Raspadori e Lukaku, ma l’ipotesi di tornare al 4-3-3 della prima parte di stagione non è esclusa. Tuttavia, al di là delle scelte tattiche, ciò che conta davvero sarà l’atteggiamento della squadra. Il Napoli ha l’obiettivo di lottare fino alla fine, per onorare l’affetto dei suoi tifosi e l’orgoglio di una città che non ha mai smesso di sostenerla.

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