Il Maradona ieri ha vissuto una serata storica, con il Napoli che ha piegato 2-1 la Juventus, fermando così la striscia d’imbattibilità dei bianconeri che resisteva da inizio stagione. La vittoria, che porta gli azzurri a quota 53 punti e al primo posto in Serie A, è figlia di un allenatore che ha saputo ricompattare il gruppo e infondere la mentalità vincente: Antonio Conte. Con una squadra che ha saputo reagire dopo il gol subito, il Napoli ha dominato la ripresa, mostrando un’intensità e un gioco da grande squadra, sferrando il colpo decisivo con il rigore trasformato da Lukaku.
La legge del bomber: Lukaku e il Napoli ribaltano la Juventus
L’inizio della partita aveva visto una Juventus più concreta e meglio organizzata, con Kolo Muani che, all’esordio con la maglia bianconera, aveva portato in vantaggio gli ospiti al 42’ del primo tempo. Un errore di Lobotka e una palla regalata a Kolo Muani avevano segnato il destino della prima frazione, con Meret impotente di fronte alla conclusione dell’attaccante francese.
Ma il Napoli, che nella prima parte della gara non aveva brillato, è tornato in campo con una determinazione feroce, come spesso accade quando la guida è Antonio Conte. E se l’intensità è stata la chiave, la qualità l’ha messa Big Rom Lukaku, che ha prima creato l’occasione per Anguissa, autore del gol del pari con un colpo di testa al 56’, e poi si è preso la scena con un rigore impeccabile al 68’, segnando la rete del sorpasso. La Juventus, che sembrava avesse il controllo della partita, è sparita dalla contesa, sopraffatta dalla furia azzurra.
L’impronta di Conte: un Napoli che non si ferma mai
Se la partita è cambiata in maniera radicale nella ripresa, il merito è sicuramente di Conte, che è riuscito a motivare la squadra durante l’intervallo e a riorganizzarla, risolvendo le difficoltà evidenti nel primo tempo. Un Napoli che ha continuato a pressare, ad attaccare e a dominare il campo, senza mai concedere nulla alla Juve, costringendo la squadra di Motta a rimanere schiacciata nella propria metà campo.
Il lavoro di Conte, che ha costruito una squadra che gioca con intelligenza e cuore, è evidente. L’allenatore ha messo in campo uomini che fino a poco tempo fa sembravano non in grado di reggere il peso di una squadra di vertice. Giocatori come Spinazzola, Mazzocchi, Juan Jesus e Simeone, che a inizio stagione non erano considerati titolari indiscussi, hanno risposto presente, con una prestazione di sacrificio che ha esaltato l’unità del gruppo.
Il Maradona, gremito per l’occasione, ha visto il suo sesto sold-out stagionale, con i tifosi che hanno dato la carica ai propri beniamini. Non sono mancati i cori, le bandiere e l’entusiasmo contagioso che da sempre contraddistingue la tifoseria partenopea, che ora sogna di poter vedere il Napoli conquistare il titolo.
Un passo verso lo Scudetto
Con la vittoria sulla Juventus, il Napoli si consolida al comando della classifica con un +6 sull’Inter, che gioca stasera contro il Lecce. La strada per lo Scudetto è ancora lunga, ma la squadra di Conte ha dimostrato che non teme ostacoli, nemmeno il più grande di tutti, la Vecchia Signora. La Juventus, fino a ieri l’unica squadra ancora imbattuta in campionato, ha dovuto arrendersi, mostrando anche i limiti di una squadra che, pur avendo trovato il suo nuovo bomber in Kolo Muani, non ha retto il confronto con la potenza del Napoli.
“Noi manteniamo sempre l’entusiasmo, ma con i piedi per terra,” ha dichiarato Conte al termine della partita. Con una striscia di sette vittorie consecutive e una squadra che sembra crescere ogni settimana, i tifosi napoletani possono davvero credere che quest’anno, finalmente, lo scudetto possa tornare a casa.