Il Napoli resta la squadra favorita per lo Scudetto, al termine di una giornata in cui le prime tre della classifica hanno pareggiato. Dopo un primo tempo dominato, la squadra di Antonio Conte si è progressivamente spenta, fino a subire la rete del pareggio della Roma nei minuti di recupero, dopo la prodezza di Spinazzola. Gli azzurri hanno offerto un’ottima prima parte di gara, ma non sono riusciti a chiudere il match con il raddoppio. Poi hanno smesso di giocare con intensità, consegnandosi agli avversari. Mentre contro la Juventus il Napoli aveva dimostrato una feroce determinazione, contro la Roma la gestione del finale è stata meno incisiva. Non si è visto lo stesso spirito battagliero, come quello mostrato da Simeonecontro i bianconeri.
Da cosa dipende questo calo? Alcuni lo attribuiscono alla mancanza di alternative valide in panchina, quindi a una sessione di mercato non all’altezza. Tuttavia, l’organico del Napoli era assolutamente in grado di espugnare l’Olimpico. A mancare sono state la giusta applicazione, la determinazione feroce e la voglia di portare a casa i tre punti fino all’ultimo secondo di gioco. Su questi aspetti dovrà lavorare Conte in vista del prossimo match contro l’Udinese. Guai a concentrarsi troppo sul mercato. Il compito di Conte è valorizzare al massimo i giocatori a disposizione, e lo sta facendo con successo. Agitare lo spettro delle mancate operazioni in entrata potrebbe essere controproducente. Gli equilibri tecnici e agonistici del Napoli sono già ben definiti e difficilmente il mercato invernale potrebbe garantire un reale salto di qualità a condizioni vantaggiose. Inoltre, le rivali come Inter e Atalanta saranno impegnate in molte più partite, un vantaggio che il Napoli non può permettersi di sprecare.