
NAPOLI. Sono circa 8mila le firme consegnate al Comune di Napoli da oltre mille persone che in corteo hanno attraversato le strade del centro, paralizzandone la mobilità. È l’azione indetta dal Comitato per il diritto all’abitare contro il boom dei fitti brevi in città. Quasi 8mila firme per chiedere all’Amministrazione interventi urgenti di frenare un fenomeno che, se da un lato produce ricchezza per una fetta di popolazione, dall’altro nasconde diverse conseguenze negative per molti cittadini. “Ci sono migliaia di ordinanze di sfratto rivolte a famiglie che non riescono a pagare l’affitto, oppure che dopo 40 anni in un alloggio si sono viste recapitare la comunicazione di fine rapporto dai proprietari. È un’emergenza che le istituzioni non possono ignorare, i napoletani non riescono più a trovare casa in città”, spiega Chiara Capretti, una delle voci del Comitato.
Al corteo hanno preso parte diversi gruppi. Dal Comitato Parchi a quello degli abitanti ex via Taverna del Ferro, passando per i residenti delle case popolari di Melito e il Comitato No ruspe. La manifestazione è partita da piazza Dante intorno alle 18, ha attraversato il quartiere di Montesanto e, tornata su via Toledo, si è successivamente diretta verso Palazzo San Giacomo, dove sono state simbolicamente consegnate le firme. “In altre città europee si sono messi dei paletti per esempio, ad Amsterdam, chi compra una casa è obbligato a viverci quattro anni prima di rivendere o metterla in affitto. A Napoli, il turismo fa bene solo a palazzinari e datori di lavoro che sfruttano i dipendenti”, afferma Giuliano Granato di Potere al Popolo.