Un pareggio per 1-1 tutto sommato da tenersi stretto quello maturato al Maradona nella sfida con il Barcellona. Gli azzurri vengono dallo scossone del cambio in panchina – il secondo in stagione – e hanno avuto poco più di 24h per preparare un match molto delicato. Si deciderà tutto dunque all’ottavo di ritorno in Spagna. Intanto, andiamo a rivivere quello che è successo ieri in campo.
Avvio molto difficile per il Napoli, che per i primi 20′ è in netta difficoltà e sembra non riuscire a prendere le misure per arginare il Barcellona. Yamal partendo da destra arriva due volte al tiro, poi ci provano anche Gundogan e Lewandowski, con una deviazione ravvicinata su cui Meret salva di piede. Sembra un copione difficile da modificare, quando il Napoli lentamente prova a guadagnare campo, sale con il baricentro e dopo la mezz’ora inizia a stazionare nella trequarti blaugrana. Non crea vere e proprie palle-gol, ma dà un segnale forte, aggredendo a sua volta sul primo possesso e ritrovando in parte l’arma del palleggio contro i maestri di questa disciplina (72% di possesso palla negli ultimi 15′). La prima frazione si chiude sullo 0-0 senza particolari sussulti da ambo i lati: questa è la prima volta che il Napoli non riesce a effettuare un tiro nei primi 45 minuti di una partita di Champions League.
Nella ripresa il Barça torna ad essere più propositivo, provandoci prima con i soliti Yamal e Gundogan e poi trovando la rete del vantaggio intorno all’ora di gioco con Robert Lewandowski, servito da Pedri, lasciato colpevolmente libero di girarsi sulla trequarti e di imbucare per il bomber polacco. Gran giocata dell’ex Bayern, che spalle alla porta stoppa benissimo, si aggiusta il pallone e con un destro secco conclude a fil di palo, nulla da fare stavolta per Meret (autore comunque di un’ottima prestazione). Gli uomini di Xavi dopo il gol si eclissano progressivamente dal gioco e il Napoli torna a riprendere campo. Al 75′ arriva il pareggio azzurro proprio con Victor Osimhen, l’uomo più atteso, che riceve verticalmente da Anguissa, si libera con il corpo di Iñigo Martinez e spiazza Ter Stegen a tu per tu con il portiere tedesco. Nonostante un Barça intimorito e quasi avulso dalla manovra, il Napoli non riesce a trovare il guizzo vincente per passare in vantaggio e il match si chiude sul risultato finale di 1-1, non prima di un brivido praticamente a tempo scaduto con Gundogan, che ci prova dal limite col sinistro mettendo a lato di pochissimo.
Azzurri che adesso sono attesi dagli impegni di campionato contro Cagliari, Sassuolo, Juventus e Torino. Il match di ritorno con il Barcellona, in programma martedì 12 marzo, si giocherà all’Estadi Olímpic Lluís Companys sulla collina del Montjuic (il Camp Nou è momentaneamente chiuso per ristrutturazione).