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Ha appena 13 anni e si trovava con un gruppo di amici in piazza Dante, nel cuore della movida napoletana, quando è stato fermato dai carabinieri durante un controllo. Alla vista dei militari, un coltello è caduto a terra. Inizialmente il ragazzino ha cercato di negare, dicendo che l’arma apparteneva a un amico, ma poco dopo ha ammesso le proprie responsabilità. Il giovane, proveniente da una famiglia benestante della zona di Salvator Rosa, è stato segnalato e affidato alla madre, visibilmente scossa. Il coltello, con una lama di 6 cm, è stato sequestrato.
L’episodio è solo l’ultimo di una lunga serie che conferma come il fenomeno delle armi tra i giovanissimi stia diventando sempre più preoccupante, nonostante le campagne di sensibilizzazione. Per contrastare questa tendenza, i carabinieri hanno intensificato i controlli nel centro storico di Napoli.
Nella notte, le forze dell’ordine hanno identificato 65 ragazzi, controllato 28 veicoli e sequestrato 9 scooter. Sono state elevate 41 contravvenzioni al codice della strada e fermati 13 minori alla guida senza casco. I militari hanno inoltre denunciato un parcheggiatore abusivo già sottoposto a Dacur, un 22enne trovato con un coltello lungo 21 cm, un 24enne sorpreso alla guida senza patente e un 20enne in sella a uno scooter rubato che non si era fermato all’Alt.
I controlli hanno riguardato anche il settore commerciale: sette esercizi sono stati ispezionati e sanzionati per gravi violazioni igienico-sanitarie, con 28 prescrizioni emesse e il sequestro di 30 kg di alimenti non conformi. Anche nella cosiddetta “zona rossa” dei Decumani è stato eseguito un allontanamento per motivi di sicurezza.
Una vera e propria operazione a tappeto per arginare il dilagare dell’illegalità nella movida partenopea, che vede sempre più giovanissimi coinvolti in episodi di violenza e trasgressione.