Udinese-Napoli è una partita che nella storia recente azzurra rievoca dolcissimi ricordi: è passato appena un anno da quando il gol di Osimhen faceva esplodere di gioia un popolo intero per la conquista del suo terzo Scudetto, a ben 33 anni di distanza dall’ultimo.
365 giorni dopo il Napoli e i suoi tifosi affronteranno la trasferta di Udine con un morale completamente diverso, ma ad essere diversa è soprattutto la posizione in classifica: da Campioni d’Italia a rischiare di non qualificarsi nemmeno per una competizione europea l’anno prossimo. 90 punti frutto di 28 vittorie, 6 pareggi e appena 4 sconfitte, con 77 gol fatti e 28 subiti in 38 partite: questi i numeri sfavillanti della formazione allora guidata da Luciano Spalletti. Di allenatori nella stagione in corso ne sono passati ben 3, e nessuno è riuscito ad impedire l’inesorabile calo avuto sotto tutti i punti di vista: la doppia cifra alla voce sconfitte e i 43 gol subiti (peggior difesa delle prime 10) sono i dati che risaltano di più all’occhio.
Dall’altra parte un Udinese che non se la passa tanto meglio: i friulani, che l’anno scorso avevano raggiunto una salvezza più che tranquilla chiudendo al dodicesimo posto, si trovano attualmente in piena zona retrocessione, a 2 lunghezze da Empoli, Frosinone e Verona. Chissà che l’ex difensore Pallone D’Oro Fabio Cannavaro non possa risollevare le sorti dei bianconeri, che conteranno ancora una volta sulla qualità del Tucumano Pereyra e sulla fisicità di Lorenzo Lucca per rendersi pericolosi in avanti. Occhio anche a Lazar Samardzic, obiettivo di mercato azzurro, che all’andata siglò un grandissimo gol slalomeggiando tra le maglie dei difensori del Napoli.