Il momento no del Napoli si potrebbe fotografare anche con i pesanti insulti ricevuti da Juan Jesus dopo l’erroraccio sul finale del match di Cagliari, costato 2 punti importanti agli azzurri.
Domenica la squadra di Calzona è avanti 1-0 alla Unipol Domus Arena. Negli ultimi trenta secondi Dossena lancia lungo un pallone abbastanza telefonato, ma Juan Jesus non interviene facendosi scavalcare dal rimbalzo. Alle sue spalle c’è Luvumbo, che a pochi passi dalla porta batte Meret e fissa il punteggio sull’1-1 finale: un pareggio che al Napoli in ottica qualificazione Champions serve a poco. Tra i rimpianti del pomeriggio di Cagliari ci sono però anche due occasioni nitide sprecate nei minuti precedenti: prima Politano da ottima posizione si divora il 2-0 invece di servire Simeone, poi lo stesso attaccante argentino preferisce calciare addosso a Scuffet piuttosto che cercare Lindstrom, completamente libero al centro dell’area. Inoltre nell’azione del pareggio rossoblu c’è anche la complicità di Alex Meret, che invece di uscire e far suo quel pallone ha atteso passivamente tra i pali gli sviluppi dell’azione. Certo, l’errore di Juan Jesus è evidente e decisivo, ma ci sono quindi delle attenuanti. Il brasiliano ha 32 anni ed è arrivato a Napoli in veste di elemento d’esperienza da usare nelle rotazioni (come accadeva la scorsa stagione con Spalletti), ma dopo il non-mercato adoperato da De Laurentiis quest’anno si è ritrovato a giocare tantissime partite, diventando di fatto il titolare dopo l’infortunio di Natan. Un ruolo che anche fisicamente fatica a sostenere.
Al di là delle “percentuali” di colpa che si possono avere, bisognerebbe sempre distinguere la critica al calciatore – sacrosanta – dalle ingiurie personali all’uomo, soprattutto se rivolte ai familiari. Moltissimi infatti sono stati i tifosi che si sono schierati a difesa di Bat-Juan, simpatico personaggio social portato avanti dal brasiliano da un paio d’anni a questa parte.