In seguito alle dichiarazioni del deputato Francesco Emilio Borrelli, il Circo Togni intende chiarire la propria posizione riguardo alla vicenda del cammello, ribadendo il proprio desiderio di fare luce sulle cause del decesso.
“Vogliamo sapere anche noi del circo come mai è morto, abbiamo perso un membro della nostra famiglia” – afferma Vinicio Togni, esponente dello storico Circo Togni. “Venerdì 31 gennaio, quattro ragazzi si sono presentati all’ingresso del circo pretendendo di assistere allo spettacolo gratuitamente. Non avendo ottenuto ciò che chiedevano, si sono diretti verso la parte superiore del circo, forzando la prima recinzione e avvicinandosi alla seconda, quella dei cammelli. Hanno quindi aperto la recinzione, provocando la fuga dell’animale. Mi sono accorto dei loro movimenti e, insieme al personale, sono intervenuto immediatamente per recuperare e mettere in sicurezza il cammello nel giro di pochi minuti”.
Vinicio Togni precisa inoltre: “Tengo a sottolineare che i nostri cammelli non vengono utilizzati negli spettacoli, ma fanno parte della nostra famiglia fin dalla nascita. Sono cresciuti con noi e vengono accuditi con la massima cura e rispetto.”
Il Circo Togni ribadisce la volontà di fare chiarezza sull’accaduto e confida che le indagini e l’autopsia possano fornire risposte concrete sulle cause della morte dell’animale.
“Tengo anche a precisare” – conclude Togni – “che l’eccessiva strumentalizzazione sui social della presenza dei cammelli al circo, portata avanti dal deputato Borrelli, ha generato solo morbosità e attenzioni pericolose da parte di ragazzi che hanno messo a rischio gli animali stessi”.