Il secondo spettacolo della Stagione 2024/25 del TRAM è un evento da non perdere: dall’1 al 10 novembre 2024 andrà in scena “Racconti del Mistero”, uno spettacolo tratto da “Pipa e boccale”, un’opera semi-sconosciuta di Salvatore Di Giacomo, un gioiello della letteratura napoletana dell’800. Una raccolta di racconti ambientati in Germania, tra osterie piene di fumo e strade buie, notti oscure e presenze soprannaturali. Diego Sommaripa e Emanuele Scherillo hanno lavorato alla creazione di un mystery drama a partire da tre racconti: “Brutus”, “Suzel Addio”, “La fine di Barth”. Questi racconti rappresentano un episodio singolare all’interno della produzione drammaturgica e letteraria di Salvatore Di Giacomo. Ed è quest’ultimo il motore dell’adattamento: il poeta dell’amore che si presta meravigliosamente al giallo. I protagonisti dei racconti, bizzarri, crudeli, grotteschi, si contrappongono alla figura dell’autore che indossa gli abiti dell’investigatore. Se da una parte la figura di Di Giacomo è immaginata come un narratore che ricostruisce la vicenda, dall’altra parte predominano l’azione scenica, i personaggi inquietanti e le suggestioni horror. In scena, oltre a Diego Sommaripa, anche regista dello spettacolo, ci sono Dolores Gianoli, Francesco Rivieccio e Benedetta Cenani. Il raccordo dei tre quadri è affidato alla musica, arrangiata in modo da generare un clima di suspense nello spettatore, amche grazie alla presenza di Annarita Di Pace, violino e voce.
Dice il regista Diego Sommaripa: “Trovo geniale l’intuizione di Mirko di Martino, direttore artistico del teatro TRAM, di rispolverare questi rari racconti di Salvatore di Giacomo e trasportali in scena. Una sfida ardua che ho accettato con l’entusiasmo che mi contraddistingue. Il periodo, poi, in cui sarà in scena lo spettacolo, Halloween, non è un caso. Portiamo in scena il mistero nei giorni più misteriosi dell’anno. Ho scelto tre racconti dal libro , Brutus (horror), Bart (paranormale), e Suzel Addio (giallo) riadattandone le situazioni ed i personaggi, ma lasciando l’ ambientazione originale: la fredda Germania, una nazione che Salvatore di Giacomo non ha mai visitato ma che racconta con spietata lucidità. I racconti saranno collegati l’uno all’altro attraverso le meravigliose canzoni del poeta e portando la pièce in commedia, creando così un contenitore accattivante e emozionante.”