La catena di negozi di calzature “Diva” è finita al centro di un’inchiesta per una presunta frode fiscale da 127 milioni di euro. L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha portato al sequestro di tutti i 17 punti vendita della società “Asia Srl“, che gestisce i negozi, situati tra le province di Napoli, Caserta e Aversa, inclusi i punti vendita a Fuorigrotta, Soccavo, Centro Storico, Vomero e Colli Aminei.
Secondo quanto emerso, la frode fiscale sarebbe stata realizzata attraverso una rete di 51 società “cartiere”, cioè società fittizie create per emettere false fatturazioni. Le indagini, avviate nel 2020, hanno coinvolto oltre 200 finanzieri e hanno portato a una serie di perquisizioni in tutta Italia, con il coinvolgimento di 54 persone fisiche, che sono ora indagate per violazioni fiscali e autoriciclaggio.
Nel corso delle indagini, i militari hanno ricostruito come il gruppo fosse riuscito a garantire indebite detrazioni IVA e ottimizzare risorse attraverso bonifici bancari tra Italia e Cina. Il sistema utilizzato prevedeva anche l’intermediazione di società estere in Albania e Croazia per eludere i controlli bancari.
Il sequestro dei negozi “Diva” arriva dopo una lunga serie di indagini sulle operazioni finanziarie illecite, incentrate principalmente nel settore della pelletteria e delle calzature. La società coinvolta aveva creato un giro di fatture false per ottenere denaro illecito, spostandolo attraverso una rete di conti correnti sia in Italia che all’estero.