Il capo della procura di Napoli, Nicola Gratteri, ha lanciato un forte allarme riguardo alla situazione dell’ufficio da lui diretto, durante la sua partecipazione alla commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Gratteri ha raccontato i progressi ottenuti dal suo insediamento il 20 ottobre 2023, con una riduzione di 4.133 fascicoli pendenti e l’emissione di 1.800 ordinanze di custodia cautelare. Nonostante questi risultati positivi, il magistrato ha sottolineato una grave carenza di personale che rischia di compromettere il lavoro in futuro: “A breve perderò sette magistrati e non potremo mantenere gli stessi risultati“, ha avvertito.
Gratteri ha spiegato che, a causa della carenza di organico, Napoli non può essere trattata come altre realtà italiane più piccole. “A Napoli c’è la terza guerra mondiale”, ha dichiarato, facendo riferimento alla gravità della situazione. Inoltre, ha evidenziato l’importanza di una maggiore dotazione di telecamere e strumenti di sorveglianza, con oltre metà degli omicidi risolti grazie alle intercettazioni e a un sistema di telecamere ancora insufficiente.
Il magistrato ha anche fatto appello al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), lamentando che la città non riceve il supporto necessario. A fronte della perdita di sette magistrati, sono previsti solo tre nuovi ingressi. Gratteri ha concluso lanciando un messaggio di preoccupazione: senza un intervento adeguato, i risultati positivi ottenuti finora rischiano di non essere replicabili.