Ieri a Caivano era presente il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, invitato da don Maurizio Patriciello per ascoltare i cittadini e dare un barlume di speranza. L’incontro si è svolto presso la chiesa di San Paolo Apostolo al Parco Verde dove ad attenderlo c’erano molte persone.
L’intervento del procuratore partenopeo – insidiatosi da poco – si è focalizzato in primis sulle future elezioni che chiederanno, ancora una volta, la manifestazione di volontà degli abitanti su chi debba governare il territorio: un dovere oltre che un diritto che se fatto onestamente può davvero cambiare le cose.
Le parole di Nicola Gratteri:
Sono qui per sentire parlare i cittadini di Caivano, per capire cosa pensano di questo grande impegno dello Stato, cosa vogliono fare.
Alle prossime elezioni non votate per chi vi assicura che darà il posto di lavoro a vostro figlio, dovete fare una scelta di campo, chiedervi se conviene stare dalla parte dello Stato o della camorra.
Dove eravate quando scioglievano il Comune per due volte di fila o quando aprivano la piscina per poi abbandonarla al degrado? non [dovete] aver paura, a partecipare alla vita pubblica, specie in questo periodo in cui c’è tanta attenzione, sia della politica che mediatica, su Caivano.
Secondo il procuratore, comunque, l’abbandono non esiste solo al Sud, ma anche in altre parti d’Italia: “[ci sono] zone degradate anche al Nord, come le periferie di Milano e Torino. La verità è che gli amministratori locali e la politica hanno abbandonato le periferie.”