
Si chiamava Nicola Sicignano ed era originario di Gragnano l’operaio di 50 anni che ha tragicamente perso la vita ieri sera a Sant’Antonio Abate, mentre stava lavorando in un’azienda di smaltimento rifiuti. L’incidente è avvenuto mentre l’uomo era impegnato su un nastro trasportatore per lo smaltimento dei rifiuti. Secondo le prime ricostruzioni, Nicola sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro, subendo gravi ferite. Purtroppo, l’incidente non gli ha lasciato scampo.
I soccorsi inutili e le indagini in corso
Nonostante l’immediato intervento dei soccorritori del 118, che sono giunti presso lo stabilimento di via Casoni Marna, i medici non hanno potuto fare nulla per salvare la vita dell’uomo. La morte di Nicola è stata constatata sul posto. Le forze dell’ordine, con i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia e il Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, stanno indagando sulla dinamica dell’incidente e hanno posto sotto sequestro l’area in cui si è verificata la tragedia.
Un’altra vittima sul lavoro
Nicola Sicignano aveva appena compiuto 50 anni il 10 marzo scorso. La sua morte segna l’ennesima tragedia sul lavoro in Campania dal gennaio 2025. Un altro caso di “morte bianca” che scuote la regione e solleva preoccupazioni sulle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro.