Da stamane all’Alba la squadra Napoli Servizi ha avviato i lavori di interdizione dell’area circostante lo Sferisterio.
Qualche giorno fa, i carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e la Polizia Locale avevano eseguito il sequestro preventivo dell’imponente struttura sportiva Sferisterio di Fuorigrotta, da tempo in stato di degrado. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della procura, si è reso necessario per l’alto rischio di crolli.
L’edificio ha ospitato per decenni incontri internazionali di pelota basca e tamburello. Realizzato tra gli anni Quaranta e Cinquanta su progetto di Franco Tortorelli, ha vissuto il suo periodo d’oro fino agli anni Ottanta, quando fu progressivamente abbandonato. Già danneggiato dal terremoto del 1980, nel 1982 subì un attentato dinamitardo che colpì l’ingresso principale. Nel 1986, poi, un incendio doloso ne distrusse la copertura, lasciando in piedi solo le mura perimetrali. Da allora è rimasto in stato di degrado, diventando un pericolo per la pubblica incolumità.
Negli anni non sono mancate segnalazioni da parte dei cittadini e interventi della Soprintendenza, che nel 1999 ha posto l’edificio sotto tutela. Già un anno fa il Comune di Napoli aveva diffidato i proprietari a mettere in sicurezza la struttura, senza esito. Ora il sequestro impone alla società proprietaria un intervento immediato per scongiurare nuovi cedimenti.
“Auspichiamo che le istituzioni si attivino per il recupero dello Sferisterio, che rappresenta un pezzo di storia di Napoli”, questo era stato il commento di Antonio Pariante, del Comitato Santa Maria di Portosalvo.
