Durante le festività natalizie e di Capodanno, numerosi italiani si sono ritrovati a fare i conti con i sintomi tipici dell’influenza: febbre alta, raffreddore, mal di testa e un senso generale di spossatezza. In molti hanno dovuto rinunciare ai festeggiamenti, confinati a letto con un malessere che ha messo a dura prova le forze. Non si tratta però di una semplice ondata passeggera: la stagione influenzale di quest’anno si sta rivelando particolarmente intensa e, secondo gli esperti, il picco dell’epidemia deve ancora arrivare.
I dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) confermano un numero crescente di contagi nelle ultime settimane, con un tasso di incidenza che ha superato le medie stagionali. Le autorità sanitarie avvertono che il periodo più critico potrebbe arrivare proprio dopo le festività, quando il ritorno alle routine quotidiane e gli spostamenti contribuiranno a un ulteriore aumento dei casi.
Anche se la maggior parte delle persone colpite dall’influenza riesce a superarla senza complicazioni, il virus sta colpendo soprattutto bambini, anziani e persone con patologie preesistenti, che devono prestare particolare attenzione. Gli ospedali sono già sotto pressione e i medici sono chiamati a fronteggiare un numero crescente di pazienti, alcuni dei quali con necessità di cure più intensive.
La raccomandazione principale resta quella di adottare comportamenti preventivi, come il lavaggio frequente delle mani e l’uso della mascherina in caso di sintomi influenzali. Nonostante il picco non sia ancora arrivato, la stagione influenzale 2024-2025 sembra destinata a essere lunga e impegnativa.