La Tangenziale di Napoli rappresenta una delle principali vie di fuga per l’area dei Campi Flegrei, fondamentale in caso di emergenze sismiche. Quando si verificano scosse superiori al 3° grado di magnitudo, entra in vigore una procedura di gestione delle emergenze per garantire la sicurezza e la rapidità di intervento.
Le ispezioni iniziano immediatamente lungo tutta la tratta per verificare l’assenza di danni, mentre nel caso di scosse con magnitudo superiore al 4°, vengono adottate misure più severe, tra cui la rimozione dei cantieri attivi e l’attivazione di una sorveglianza esterna con ingegneri specializzati. Luigi Massa, amministratore delegato della Tangenziale di Napoli, ha spiegato a TgR Campania: “E’ sempre prevista la libera corsia in tutti i cantieri per il passaggio dei mezzi di soccorso, sia per l’accesso agli ospedali che per l’area flegrea per la Protezione Civile”.
Inoltre, da circa tre anni la Tangenziale sta portando avanti un piano di rigenerazione della rete, che coinvolge principalmente le gallerie. “In orario notturno, per limitare l’impatto sul traffico, procediamo alla chiusura delle tratte interessate”, ha aggiunto Massa. Al momento, gran parte dei cantieri nelle aree di Vomero e Monte Sant’Angelo sono stati completati, mentre il piano prosegue con l’adeguamento della galleria Capodimonte e, verso la fine dell’anno o all’inizio del prossimo, sarà la volta della zona della Solfatara.
