Il presidente Aurelio De Laurentiis ha parlato ancora una volta in merito alla situazione del Napoli, utilizzando l’occasione di fine anno per fare alcune importanti riflessioni sul presente e sul futuro del club. Le sue dichiarazioni, seppur apparentemente natalizie, hanno suscitato più di una polemica, specialmente riguardo al ruolo da lui stesso rivendicato come “Deus Ex Machina” della società.
Secondo Paolo Paoletti, direttore di Nottesport.it, le parole di De Laurentiis non sono altro che un’ammissione delle sue responsabilità in un periodo difficile per il club. Il presidente ha dichiarato: “Mi prendo tutte le responsabilità degli errori, io sono l’imprenditore che investe il proprio denaro e quindi è giusto che mi prenda tutte le responsabilità nei confronti dei nostri straordinari milioni di tifosi”. Tuttavia, Paoletti sottolinea che De Laurentiis parla di sé come se fosse l’unico responsabile, ma i veri introiti del Napoli derivano da fonti ben lontane dall’investimento diretto del presidente: i diritti televisivi, i botteghini e le plusvalenze. In effetti, molti degli introiti principali provengono dalla legge Melandri e da altre fonti che non sono direttamente sotto il controllo esclusivo di De Laurentiis, ma piuttosto frutto di una distribuzione condivisa tra i club di Serie A.
Affermazioni controverse sono anche quelle riguardanti Antonio Conte, l’allenatore che ha dato nuova linfa al Napoli dopo un periodo difficile. De Laurentiis ha ammesso che Conte è stato fondamentale per “ristrutturare” la squadra, ma Paoletti fa notare che, in realtà, quando Conte se ne andrà, che fine farà il Napoli? Se è vero che l’ex tecnico della Juventus ha portato freschezza e competizione nella squadra, sembra altrettanto vero che il futuro del club dipenda molto da una sola figura, piuttosto che da un progetto a lungo termine.
Le dichiarazioni su Giovanni Manna, il giovane dirigente che affianca De Laurentiis, evidenziano un altro paradosso: dopo 20 anni di presidenza, il presidente sembra aver bisogno di una figura giovane e competente, formata nelle giovanili della Juventus, per cercare di risollevare la barca. Paoletti interpreta questo come un segno che, nonostante la lunga esperienza al vertice del Napoli, De Laurentiis non è in grado di gestire la società senza l’aiuto di professionisti più preparati, proprio come accaduto con l’arrivo di Conte.
Il punto più controverso resta però il capitolo stadio, con De Laurentiis che promette novità a tempo debito, senza però mai dare certezze concrete su un possibile acquisto del Diego Armando Maradona o la costruzione di una nuova sede. La lunga attesa per il nuovo stadio, o almeno per una ristrutturazione dell’attuale, sembra non avere mai una fine. Paoletti fa notare che il club rischia di non avere un futuro prospero senza un’infrastruttura adeguata, un centro sportivo, o anche una solida base giovanile. L’assenza di una visione chiara e a lungo termine per il Napoli preoccupa non poco.
In un contesto del genere, De Laurentiis sembra distratto dal suo passato nel mondo del cinema, parlando di un possibile ritorno a Los Angeles per rilanciare la Filmauro e cercare fortuna nel cinema. Un progetto che Paoletti definisce ormai in declino, con i debiti della Filmauro ripianati attraverso i fondi della SSC Napoli. In una riflessione amara, Paoletti sottolinea come i “cinepanettoni” e i fallimenti recenti nel settore cinematografico dimostrino la distanza tra il presidente e le necessità di un club che ha bisogno di investimenti concreti per competere ai massimi livelli.
In conclusione, l’augurio di Paoletti per De Laurentiis è che possa decidere di vendere il Napoli e impiegare i proventi per un progetto davvero meritevole, come la realizzazione di una Cinecittà napoletana, che darebbe opportunità di lavoro a tutti i giovani talenti della città. Una proposta che, sebbene provocatoria, potrebbe risvegliare l’interesse dei tifosi napoletani per un futuro che vada oltre le parole e gli interessi personali, puntando su un progetto che possa realmente rappresentare l’anima della città e della sua passione per il calcio.