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La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, accusato di falso in bilancio per gli anni 2019, 2020 e 2021. Oltre al patron azzurro, i pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano hanno richiesto il processo per la società calcistica e per Andrea Chiavelli, braccio destro di De Laurentiis.
L’inchiesta ruota attorno a presunte plusvalenze fittizie, in particolare per due operazioni di mercato: la compravendita del difensore Kostas Manolas dalla Roma nell’estate 2019 e l’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen dal Lille nel 2020. Osimhen, capocannoniere e protagonista del terzo Scudetto vinto dal Napoli nel 2023, era stato acquistato per una cifra record di 71 milioni e 250mila euro, ma il club partenopeo ha effettivamente versato solo 50 milioni, con i restanti 21 milioni coperti dal trasferimento di alcuni calciatori e cartellini che poi non hanno avuto alcun impatto sul calcio professionistico. I nomi di Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri sono al centro dell’indagine, poiché mai più visti in Serie A.
Gli avvocati di De Laurentiis e del Napoli, Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada, hanno dichiarato che i loro assistiti sono “assolutamente estranei” alle contestazioni e ribadiscono che la società ha sempre agito nel rispetto dei principi contabili italiani, sostenendo che pareri di consulenti tecnici dimostrano la legittimità delle operazioni.
L’inchiesta, che era stata avviata a Napoli, è stata poi trasferita a Roma dove vennero approvati i bilanci della società. Il procedimento si inserisce in un contesto più ampio legato alle plusvalenze fittizie nel calcio, in particolare dopo il caso della Juventus. Nel 2022, la giustizia sportiva aveva prosciolto il Napoli e De Laurentiis, ma la procura federale aveva riaperto il caso per la Juventus, portando alla penalizzazione di 10 punti nella stagione 2022-2023. Ora il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto alla Procura di Roma gli atti dell’inchiesta per una possibile riapertura del procedimento sportivo.
De Laurentiis, insieme alla società, rischia non solo il rinvio a giudizio per il reato di falso in bilancio, ma anche eventuali ripercussioni in ambito sportivo, nonostante il proscioglimento precedente. Gli sviluppi di questa inchiesta potrebbero avere conseguenze importanti non solo per il presidente del Napoli, ma per tutto il sistema del calcio italiano.