Cronaca

Commissione d’inchiesta a Caserta, il sindaco Marino: ”Atto gravissimo per sabotarci”

Durissimo il commento del primo cittadino

Non si placano le polemiche a Caserta, dopo le decisione del Ministro Piantedosi di inviare una Commissione d’accesso per fare luce su eventuali condizionamenti di carattere camorristico sull’azione dell’ente locale guidato dal sindaco Pd Carlo Marino.

Un atto gravissimo, di barbarie, che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città”, commenta a caldo sui social Marino, con un riferimento implicito al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Il primo cittadino poi in serata corregge il tiro affidando a una nota ufficiale la posizione dell’ente. “Metteremo a disposizione della Commissione d’Accesso tutti gli atti amministrativi prodotti da questa Amministrazione – assicura – che dimostreranno la piena trasparenza del lavoro svolto, compiuto esclusivamente al servizio della comunità casertana e per conseguire il bene comune”.

La crisi politica nel comune ha avuto inizio dopo l’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere su un giro di appalti che, il 13 giugno scorso, aveva portato all’arresto per corruzione di Massimiliano Marzo, assessore ai Lavori pubblici, dei dirigenti comunali Franco Biondi e Giovanni Natale e del dipendente comunale Giuseppe Porfida; tra gli indagati figurano anche Casale, per voto di scambio, e l’altro dirigente comunale Luigi Vitelli. Dopo gli arresti (poi annullati dal Tribunale del Riesame di Napoli) si era dimessa Carmela Mucherino, assessora all’Ambiente del Movimento 5 Stelle.

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