La XXXVIII edizione di Futuro Remoto, il primo festival italiano dedicato alla divulgazione scientifica, torna con il tema “CO-SCIENZE”. Dal 18 al 6 dicembre 2024 a partire da Città della Scienza di Napoli, e poi con eventi in tutta la Campania, la manifestazione presenta un programma ricco e variegato che coinvolgerà il pubblico di tutte le età. In un mondo sfaccettato e interconnesso, è sempre più importante saper navigare tra vero e falso, ordine e disordine, giusto e sbagliato. Un viaggio immersivo nel mondo della scienza e dell’innovazione che intende esplorare il ruolo cruciale della conoscenza, dell’etica e della coscienza nell’affrontare le sfide complesse di oggi e nel plasmare un domani più sostenibile e costruttivo per le nuove.
Tra esperienze interattive, laboratori e conferenze, i visitatori potranno immergersi in un mondo di scoperte tecnologiche, biofotonica, sostenibilità ambientale e smart cities. Sono 40 le attività UNISANNIO e più di 11 attività di altri atenei e istituzioni.
Gli eventi si svolgeranno in varie location della città, a partire dalle aule e laboratori dell’Università del Sannio, a partire dagli edifici universitari di via dei Mulini fino a luoghi storici e culturali come il Museo del Sannio, il Museo Arcos, l’Arco di Traiano e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Benevento. Questi spazi permetteranno di fondere insieme sapere scientifico e patrimonio storico, creando un contesto unico per riflettere sul futuro dell’innovazione e della sostenibilità.
Tra gli appuntamenti più attesi, i laboratori sull’ecosistema in bottiglia, la robotica mobile e la bioinformatica. Saranno inoltre affrontati temi come la biodiversità, le energie rinnovabili e il genome editing. Non mancheranno attività legate alla scienza cosmetica, all’analisi delle prestazioni sportive e alla salute degli edifici.
Non mancheranno le scienze umane, con riflessioni di etica e diritto riguardo alla capacità di intendere e di volere e all’integrità del consenso informato, per porre in essere scelte consapevoli. Sarà presente anche la storia locale, con i laboratori sull’antico Egitto e la lettura dell’Arco di Traiano esaminato sia nei suoi aspetti materiali che ideologici. Infine, il laboratorio “Co-scienze in azione per contenere i virus” presenterà studi innovativi sull’utilizzo di sostanze naturali come antivirali, dimostrando l’efficacia delle nuove biotecnologie.
Degustazioni e spettacoli arricchiranno la giornata: saranno disponibili assaggi di prodotti locali, uno spettacolo a cura del Centro Universitario Teatrale sull’intelligenza artificiale e due esibizioni musicali, una didattica curata dall’Accademia di Santa Sofia nel pomeriggio e un concerto finale di musica popolare.
L’iniziativa coinvolge i tre dipartimenti dell’Università degli Studi del Sannio e si avvale della collaborazione di partner prestigiosi:
– l’Università degli Studi di Napoli Federico II, attraverso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali;
– l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, il Laboratorio di Scienze Cognitive e Realtà Virtuale Immersiva e il Dipartimento di Psicologia;
– l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, con il Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo;
– l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con il Dipartimento di Fisica G. Occhialini;
– l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali del CNR;
– il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”;
– l’INGV – Sezione Irpinia;
– l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica);
– la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento;
– il Museo Nazionale di Matera;
– l’Accademia di Santa Sofia;
– Sannio Europa S.c.ar.l.;
– Futuridea;
– il CONI Comitato Regionale Campania;
– il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano);
– Netcom Engineering S.p.A.
– l’Azienda vinicola La Guardiense.
L’evento sottolinea ancora una volta l’impegno dell’ateneo sannita, di enti di ricerca e delle istituzioni locali nella divulgazione delle conoscenze scientifiche e nella diffusione della cultura, dialogando con la comunità non solo scientifica ma anche con studenti di ogni ordine e grado e con tutti gli interessati, per una maggiore consapevolezza che la ricerca scientifica assume sempre più centralità dal punto di vista sociale ed economico.