
Ad oggi, 18 marzo, negli Istituti penali per minorenni della Campania sono presenti 105 minori: 79 a Nisida e 26 ad Airola.
Questi sono soltanto alcuni dei dati resi noti da Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti e portavoce della conferenza nazionale dei garanti delle persone private della libertà personale, a conclusione dell’evento della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania sulla presentazione dei dati della ricerca ‘Mind the Children: vulnerabilità e devianza in Campania’, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nella Chiesa dei Santi Marcellino e Festo a Napoli.
“Domani pomeriggio, in qualità di portavoce con una delegazione di Garanti, sarò ricevuto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Già ci ha ricevuto la scorsa settimana ma mancavano all’appuntamento discussioni che riguardavano i minori, gli Istituti minorili. In alcuni Istituti c’è un grande sovraffollamento, detenuti minori che dormono a terra sui materassi. Il Governo ha deciso di costruire nuove carceri per minori, ma rispetto alla devianza minorile e alla microcriminalità anche le istituzioni di oggi dovrebbero mettere in campo più prevenzione”.
“Occorre prevenire piuttosto che curare. E il comun denominatore di questi ragazzi è una infanzia abbandonata, la dispersione scolastica, spesso non hanno entrambi i genitori. Ecco, occorre rintracciarli prima e poi occorrono più comunità di accoglienza per loro. Questa è una buona risposta. In tutta Italia, in questo momento, ci sono circa mille ragazzi nelle comunità, 165 in Campania. Però anche qui, la comunità non è la panacea: non è che io ti mando in comunità e tu istituzione locale, regionale, nazionale non fai nulla. Occorre liberare i minori ed educare gli adulti. Liberare i minori per renderli adulti responsabili”, ha chiosato Ciambriello.