Sanità in Campania sotto attacco. Questo 2024 sembra delinearsi molto complicato per chi opera nei settori sanitari, in particolar modo nei reparti d’urgenza. Troppe attese e alcuni familiari riversano la rabbia sul personale sanitario.
È il caso di una infermiera in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, la quale è stata strattonata, trascinata per i capelli, sbattuta a terra e, infine, colpita con un violentissimo pugno al viso. L’aggressione si è verificata ieri sera alle ore 20.30 circa, nel pronto soccorso dell’ospedale stabiese. La vittima ha riportato la frattura dell’incisivo superiore destro mediale, l’infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero contusa al labbro superiore, suturata con un punto riassorbibile, una vistosa tumefazione al lato destro del volto, una lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. La prognosi è di 25 giorni salvo complicazioni.
Tutto è avvenuto poiché l’infermiera aveva invitato i parenti di un paziente a spostarsi nella sala d’attesa.
Sulla vicenda ora indaga il commissariato di Castellammare di Stabia, che ha acquisito i filmati del sistema di videosorveglianza interno all’ospedale e, in attesa della denuncia, procede all’identificazione dell’aggressore, coordinati nelle indagini dalla Procura di Torre Annunziata.
“Siamo stanchi delle violenze – dice il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo – chiediamo l’immediata attivazione del drappello di polizia all’interno del presidio.
Arrivati a questo punto la militarizzazione degli ospedali è l’unica strada percorribile. Ogni giorno gli operatori sanitari raggiungo il posto di lavoro per curare e non certo per rischiare la vita. Naturalmente, nel percorso giudiziario che seguirà questo atto di violenza, come azienda ci costituiremo parte civile”.