I fratelli Pellini rischiano un nuovo provvedimento di sequestro bis. Una volta depositate le motivazioni con le quali la Corte di Cassazione ha disposto, lo scorso aprile, la restituzione dei beni agli imprenditori, per decorrenza dei termini, e nelle quali si ribadisce anche che non c’è alcuna preclusione ad una nuova confisca di beni, quando “come nel caso in esame, la decisione sia stata annullata solo per vizio formale senza che residui un contenuto di merito”.
Questa precisazione è stata accolta dalle associazioni ambientaliste del territorio, le quali da anni sono impegnate a chiedere che il patrimonio dei fratelli Pellini sia utilizzato per le bonifiche dei territori inquinati.
Titolari di una società che si occupava di rifiuti nella zona di Acerra a nord di Napoli, Salvatore, Cuono e Giovanni Pellini sono stati condannati a 7 anni di reclusione nel 2017 (in via definitiva) in per disastro ambientale. Grazie all’indulto, però, hanno scontato poco più di qualche mese di galera. L’accusa era pesante: aver sversato nelle campagne di Acerra rifiuti pericolosi.