Nuove tensioni nel carcere di Secondigliano dove un detenuto con problemi psichiatrici ha scatenato la propria furia generando attimi di caos e arrecando danni per migliaia di euro ad alcune strumentazioni. Ad evitare il peggio l’intervento degli agenti di polizia, i quali, come denuncia il Sappe, sono spesso costretti a lavorare in condizioni di inferiorità numerica e a dover fronteggiare detenuti violenti e con problemi mentali. “Bisognerebbe che i facinorosi venissero trasferiti subito fuori regione. Chi trasgredisce le regole deve essere perseguito a norma di legge”: è quanto denunciato dal segretario generale Donato Capece. Un tema su cui si sono espressi anche i sindacati schierandosi al fianco dei poliziotti: “La nostra solidarietà va a coloro che lavorano sotto stress e devono sostenere pesanti turni di servizio”, si apprende dalla nota. Un allarme lanciato più volte ma che però non ha mai dato significativi riscontri pratici attraverso nuove assunzioni che potessero implementare l’organico. Problema che si estende ad ogni zona d’Italia ed è acuito dalla scarsità dei mezzi a disposizione con cui gli agenti sono costretti a lavorare quotidianamente.
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