Potremmo definirla come la nuova forza lavoro schiavizzata quella che da anni è stata messa in piedi dai caporali che quotidianamente sfruttano immigrati ed extracomunitari per paghe inferiori ai 2 euro l’ora. È quanto emerso dal rapporto pubblicato dall’osservatorio Placido Rizzotto che ha fatto un quadro dell’allarmante situazione nelle terre della Campania. Ad essere coinvolte maggiormente le province di Caserta e Napoli dove a comandare i braccianti sono spesso connazionali. L’ultimo caso si è verificato la scorsa settimana quando 6 persone sono state arrestate con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro in agricoltura. Vittime a cui perfino i servizi igienici essenziali vengono fatti mancare all’interno degli alloggi nei quali pernottano. Una situazione intollerabile che coinvolge diverse località italiane, soprattutto al Sud. Solo in Campania infatti sono 28 le aree interessate con un picco di casi raggiunto nel territorio giuglianese e nei pressi del litorale Domizio. Un tema sul quale si sono fortemente espressi anche i sindacati che esortano tutti coloro che sono sottoposti a regimi di semi-schiavitù a denunciare senza timore. È infatti solo con il coraggio e con l’ausilio delle forze dell’ordine che si potrà estirpare un male atavico come questo.
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