Continua il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei accompagnato da diverse scosse registrate dai sismografi, anche ieri infatti sono state segnalate in tutto 4 terremoti.
Il più forte di quelli che si sono susseguiti è stato il primo di 1.4 di magnitudo alle 16:20 a una profondità di 2,5 km, avvertita anche dalla popolazione; l’ultimo, invece, è stato quello più leggero registrato circa un’ora dopo l’inizio dello sciame sismico ed è stato così basso d’intensità che non è stato possibile localizzare la distanza.
Qualche tempo fa, in merito alle diverse scosse delle ultime settimane e recentemente anche nelle zone limtrofe del Vesuvio, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Antonio Di Vito, al convegno “Costruzioni in zona sismica: il caso dei Campi Flegrei” che si è tenuto a febbraio presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli, ha voluto rassicurare la comunità specificando il controllo costante che viene mantenuto sulla zona partenopea; ha inoltre sottolineato che per quanto possa preoccupare il bradisismo, attualmente i terremoti sono meno intensi, quindi per il vulcanologo siamo entrati in una fase di rallentamento confermato dai dati dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia.