Il Napoli si ripresenta ai microfoni di Sky Sport dopo lo screzio avuto con De Laurentiis nel pre partita durante l’intervista di Politano. Questa volta à parlare è l’allenatore azzurro Francesco Calzona, intervenuto a margine della sconfitta dei suoi contro il Barcellona, costata l’eliminazione dalla Champions League: “Abbiamo concesso troppo al Barça. Siamo stati larghi, poca fase preventiva, troppi palloni persi. Contro queste squadre non puoi permetterti di sbagliare tutti quegli appoggi e quei passaggi facili in uscita. In generale è stata una gara a fasi alterne, in dei momenti abbiamo fatto anche benino, rischiando di pareggiare, ma quando poi alla fine perdi è chiaro che qualcosa non ha funzionato. Eravamo preparati a un avversario difficile, sapevamo di non dover concedere e invece l’abbiamo fatto”.
Il tecnico calabrese ha poi proseguito con l’analisi della partita: “Abbiamo subito troppi contropiedi, ogni volta che perdevamo palla partivano a campo aperto. C’è tanto da lavorare, è una cosa da sistemare nel minor tempo possibile. Quando esce Lobotka in pressione dobbiamo tenere le mezzali in copertura, questo non è stato fatto a dovere e ha portato al gol del 2-0. Mancanza di coraggio? Troppe volte non rischiamo il passaggio, cercando lo scarico sicuro. Durante la riunione tecnica avevo chiesto di rischiare la palla, specialmente sulla loro trequarti. Questo è un altro aspetto che va migliorato: a volte lo facciamo, ma troppo poco, bisogna farlo molto più spesso. Osimhen è andato spesso in fuorigioco perché il passaggio arrivava troppo tardi”.
Calzona dice la sua sul contatto Cubarsì-Osimhen in area di rigore: “Mi sembrava rigore netto, non capisco perché a questi livelli il VAR non si prenda il tempo sufficiente per delle decisioni così importanti. Hanno stabilito molto sbrigativamente che non c’era nulla e questo mi dispiace, perché l’episodio è avvenuto sul 2-1 e poteva cambiare la partita”.
Il mister conclude con due parole sul finale di stagione che aspetta il Napoli: “Abbiamo il campionato, ci sono tante partite e dobbiamo cullare il sogno di riagganciare le squadre che sono davanti a noi. È difficile, ma la matematica per adesso non ci condanna. I ragazzi si stanno impegnando e penso che un passettino avanti lo abbiamo già fatto”.