“Champions? Più avanti andiamo più le possibilità si assottigliano. Oggi dovevamo vincere, mi spiace tantissimo perché c’era lo stadio pieno e la gente vicina”. Esordisce così nel post partita un Francesco Calzona visibilmente amareggiato per il pareggio maturato contro il Frosinone al Maradona.
Due punti persi dovuti anche ad una notevole fragilità difensiva da parte del Napoli: “Quando siamo in possesso riusciamo ad essere pericolosi – prosegue Calzona – il problema è la fase difensiva, dove siamo fragili. Non percepiamo il pericolo, siamo lenti nel ricomporci. Non è solo colpa dei difensori, bisogna fare filtro in mezzo al campo. Si fa molta fatica a recuperare palla.
Tra gli spettatori presenti anche l’ex allenatore azzurro Luciano Spalletti, oggi ct della Nazionale, omaggiato prima del fischio d’inizio dal popolo partenopeo. È proprio al calcio del suo ex collega che Calzona si ispira, ma fino ad ora con risultati alterni: “Questione di poca attenzione? In allenamento lavoriamo tanto su questi aspetti, ma evidentemente non abbastanza. Il Frosinone è una squadra che gioca un ottimo calcio, allenata da un tecnico validissimo. Speravo di sbloccarla subito e di gestire, ma non abbiamo ancora la solidità per vincere le partite 1-0. Sapevo che se non avessimo cambiato registro non avremmo vinto, e infatti così è stato”.
L’allenatore calabrese ha parlato poi del rapporto con il presidente De Laurentiis e del suo futuro: “Con il presidente parlo spesso, è sempre gentile con me ed abbiamo un ottimo rapporto. Sul mio futuro sono costretto a ripetermi: ho un contratto con la Federazione Slovacca e c’è un accordo col Napoli per questi mesi. Napoli è casa mia e mi interessa solo fare bene qui. La società poi farà le sue valutazioni, come è giusto che sia”.