Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha voluto mettere una fine sugli orrori di Caivano, presentando un progetto di recupero e riqualificazione dell’abbandonato centro sportivo Delphinia, a ridosso del Parco verde, inizialmente indicato – anche dalle due bambine di 10 e 12 anni violentate – come teatro degli abusi.
Abodi, infatti, sostiene che il Governo Meloni è stato l’unico ad interessarsi seriamente di ciò che accedeva in quel territorio, assumendosi delle responsabilità, e ha sottolineato che nessun primo ministro in passato abbia mai realmente concretizzato delle azioni, mostrando invece solo un flebile sdegno che si evolveva poi in indifferenza.
Queste parole sono state dette durante il 3° summit nazionale sull’economia del mare – Blue Forum a Gaeta, in cui ha anche annunciato la nascita di un Impianto sportivo polivalente a Caivano. Le bonifiche del luogo sono costate al Governo circa 12 milioni di euro e ha visto recentemente la rimozione di materiale biologico potenzialmente infetto, come le siringhe, rifiuti, e anche materassi poiché era luogo di ritrovo per i tossici e malintenzionati.
Il ministro ha dichiarato che ciò è solo l’inizio, ma sarà nei prossimi mesi una “rigenerazione umana e urbana” e altresì luogo di cultura.