A due anni dall’avvio del piano obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive bovine e bufaline in Campania, è stato registrato un calo della prevalenza di brucellosi nella provincia di Caserta rispetto al 2021 che superava il 21%.
Lo ha affermato il Commissario straordinario Luigi Cortellessa, impegnato nella lotta alla malattia che colpisce gli allevamenti da anni, e ha sottolineato l’efficacia del piano regionale. Gli allevatori però, insoddisfatti dei risultati, protestano da mesi e recentemente hanno ottenuto la nomina di un Commissario di Governo per affiancare la Regione, grazie al ministro dell’agricotura Francesco Lollobrigida e al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Il piano per contrastare le malattie infettive resterà in vigore fino al 31 dicembre 2027, a ciò si aggiunge anche un’opera di manutenzione dei canali di bonifica e una campagna gratuita di prelevamento, trattamento e sanificazione del letame prodotto dagli allevamenti infetti da brucellosi e tubercolosi. Anche gli indennizzi per gli abbattimenti dei capi vanno avanti, erogati regolarmente salvo ostacoli.
Cortellessa ha poi specificato che il 4 agosto 2023 inoltrò al Ministero della Salute due richieste: un’autorizzazione alla vaccinazione delle bufale adulte, e la possibilità di autocontrollo con test S.A.R – ovvero “siero agglutinazione rapida”, un esame per la diagnosi di brucellosi negli animali – che però è stata negata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo per via delle norme nazionali vigenti, anche se il Commissario straordinario aveva chiesto, in via eccezionale, una deroga.