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Bradisismo: Napoli chiama , l’Abruzzo risponde con 6 mila posti letto

Castel di Sangro ha già pronto un piano, sarà uno dei punti di prima accoglienza per i cittadini di Monte di Procida

Secondo un protocollo d’intesa firmato il 23 maggio 2024,  Castel di Sangro è stato designato come centro strategico per l’accoglienza degli sfollati di un’eventuale calamità. Il sindaco e Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso,  ha già messo in campo le operazioni per poter accogliere, secondo le stime,  circa 6000 napoletani : “Abbiamo messo a disposizione il modello organizzativo che si sviluppa nella prima accoglienza, secondo il piano di evacuazione previsto – ha dichiarato il primo cittadino di Castel di Sangro – si tratta di strutture temporanee, nelle quali i cittadini campani verranno accolti, per due o tre giorni, per poi essere mandati negli alloggi. Ci siamo resi subito disponibili, ricordando anche che 26 anni fa, noi abruzzesi abbiamo dovuto fa fronte alla stessa emergenza”. Il Centro operativo, avviato dal primo cittadino, ha già individuato gli alloggi, si tratterebbe principalmente di strutture ricettive. Castel di Sangro, ma in generale l’Alto Sangro, infatti,  è meta di turismo per gli sciatori campani e laziali, che proprio in quelle zone, tra Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo spesso posseggono una seconda casa. Castel di Sangro, inoltre è la sede del ritiro pre-campionato della squadra del Napoli la designazione infatti, rappresenta una scelta quasi “naturale” e forse meno traumatica, proprio per il rapporto che i napoletani hanno con il territorio abruzzese. Il Centro Operativo, in questi mesi ha anche avviato  nelle aree di accoglienza le prove di simulazione per garantire un’adeguata assistenza alla popolazione. Da due anni, fanno sapere dalla Protezione Civile abruzzese, non solo sono stati presi accordi con il comune gemellato di Monte di Procida, ma si è anche provveduto a preparare un piano di evacuazione e accoglienza con Castel di Sangro come principale punto d’accesso, dal quale la popolazione verrà poi smistata verso altre destinazioni.

Saranno anche riaperte le seconde case di proprietari partenopei, che riceveranno un indennizzo per l’ospitalità offerta.

 

 

 

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