Reclutavano e impiegavano braccianti agricoli pagandoli meno di 2 euro l’ora. Sono queste le accuse nei confronti di 6 persone che sono state arrestate dai carabinieri in seguito ad una lunga indagine. Gli imputati erano soliti offrire condizioni lavorative degradanti e mal pagate in diverse zone del Napoletano e del Casertano, costringendo svariati extracomunitari a sottostare alle loro disposizioni. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’arma, sarebbero state frequenti anche le minacce di morte nei confronti di chi si ribellava. Le vittime venivano condotte quotidianamente nei campi attraverso mezzi di trasporto fatiscenti, a bordo dei quali perfino i sediolini erano sostituiti da cassette di plastica. La giornata lavorativa durava da un minimo di 11 ore ad un massimo di 16 e non veniva interrotta nemmeno dalle condizioni meteorologiche avverse. Come se non bastasse, venivano offerti alloggi in cui mancavano anche i servizi igienici essenziali. Ora i caporali dovranno rispondere dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro in agricoltura. Il blitz ha consentito infine di confiscare un’azienda agricola ad uno degli indagati per un valore di 200 mila euro.
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