La Corte d’Assise di Napoli ha sancito, con l’ausilio di tre periti, che Adalgisa Gamba era incapace di intendere e di volere quando uccise nel 2022 il figlio di due anni a Torre del Greco. “Riteniamo che all’epoca dei fatti la donna avesse una patologia mentale che l’ha portata a compiere l’omicidio e che l’avrebbe potuta condurre anche al suicidio”: è quanto sostenuto dai tre esperti nominati dalla Corte. La pericolosità della donna non sarebbe tale da condurla all’internamento ma potrà essere curata a casa. Grande soddisfazione da parte dei legali che hanno sottolineato come questo rappresenti “la fine di un incubo per una persona che non è un’assassina ma che da due anni viene trattata come tale dalla stampa”. Una tesi condivisa dalla consulente di cui si avvalsa la difesa. “E’ una donna malata e fragile che ha vissuto in carcere in condizioni non compatibili con la sua malattia. Era terrorizzata – ha aggiunto la specialista – all’idea che il figlio potesse essere malato”.
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